I tre colossi della tecnologia mondiale si contendono il podio dell'assistente vocale più performante. Il motivo? Nel terzo millennio, le famiglie amano le soluzioni domotiche che automatizzano le attività di vita quotidiana. Addirittura più membri di uno stesso nucleo familiare possono eseguire dei comandi e ricevere delle risposte in tempi brevissimi. Tutto questo decreta il successo di Alexa, Google e Siri. Tre nomi che sono diventati popolari, nell'immaginario collettivo, in pochi anni.
Un recente test riguardante tutti e tre evidenzia che sono in grado di soddisfare la stessa quantità di domande, sottoposte per l'occasione da un robot che simula il linguaggio dell'uomo, in modo da eliminare l’influenza del fattore umano nel test.
Lo sviluppo di questa soluzione domotica comincia negli anni '10 del nuovo millennio. Nello specifico, Apple lancia il proprio assistente vocale nel 2011 apportando una grande novità nel panorama tecnologico. Soltanto qualche anno più tardi, Amazon e Big G si affacciano in questo settore.
Alexa e Google Assistant sono arrivati sul mercato, rispettivamente, nel 2014 e nel 2016. I tre assistenti vocali sono stati sviluppati in modo totalmente diverso. Siri, ad esempio, non usa i dati del cloud ma sfrutta un sistema di machine learning per comprendere i comandi vocali dell'utente e cercare una risposta in rete.
Gli assistenti virtuali più famosi sono Google Assistant, Amazon Alexa e Siri di Apple. Essi hanno un importanza notevole nella vita quotidiana di milioni di persone e si rivelano ancora più utili quando vengono utilizzati mediante uno smart speaker.
Google Assistant e Siri esistono ormai da tempo ma il loro utilizzo era inizialmente limitato ai possessori di dispostivi mobili, rispettivamente Android e Apple, con azioni limitati ai singoli dispositivi.
Da quando sono stati inseriti negli altoparlanti intelligenti, essi assumono un ruolo diverso nelle vite delle persone. Oggi è possibile chiedere loro qualsiasi informazione o delle richieste specifiche come la riproduzione di un brano musicale o il meteo di una determinata località.
Gli assistenti vocali si rivelano particolarmente utili nella gestione della domotica. Attorno a essi vi è un ecosistema di prodotti che continua a crescere con il passare del tempo. Oggi è possibile collegare a essi vari prodotti smart: dalle luci alle tapparelle. Tutto questo con pochi clic.
Alexa è quello più reattivo per quanto riguarda le chiamate. Il suo funzionamento è legato all'ecosistema di prodotti smart che possono sfruttare le cosiddette Skill. Queste ultime sono delle “abilità” che Alexa deve apprendere per potersi collegare agli oggetti intelligente o per poter sfruttare un servizio (ad esempio la riproduzione di una playlist su Spotify).
L'assistente vocale di Google si fonda sull'esperienza del principale motore di ricerca, in termini di feedback alle richieste dell'utente. Quindi spicca per precisione e accuratezza del risultato che viene fornito in risposta alle domande espresse vocalmente. La voce può sembrare leggermente fredda ma la simpatia delle risposte compensa questa prima impressione.
Inizialmente era previsto soltanto per gli smartphone. Poi, negli ultimi anni è entrato nelle case anche grazie agli HomePod. Siri continua a essere comunque molto ottimizzato per le funzioni dei cellulari piuttosto che per quelle legate alla domotica. L’ecosistema di prodotti collegabili grazie ad Apple HomeKit è ancora limitato rispetto ai due concorrenti. Inoltre, in Italia gli HomePod non sono ancora molto diffusi dal punto di vista commerciale e l'unica lingua supportata è quella inglese.
Ciascun assistente vocali ha delle proprie peculiarità. Al fine di effettuare una scelta oculata, è opportuno conoscere quali sono e orientarsi tra le tre alternative. Di seguito vi è una breve analisi di ognuno di essi.
Alexa trae le sue informazioni dal motore di ricerca Bing e da Amazon. Quindi, è capace di comunicare all'utente le novità sul proprio account Amazon come lo stato degli ordini e dei prodotti nel carrello. Inoltre, con l'assistente vocale di Amazon si possono anche effettuare degli ordini con un comando vocale. La voce è soltanto femminile e basta richiamare l'attenzione con la parole "Alexa", "Echo" o "Amazon". Nel caso in cui venga utilizzato da diversi utenti, è possibile il riconoscimento dei vari profili vocali in modo tale da personalizzare l'esperienza d'uso di ciascun utente.
Per richiamarlo servono due parole magiche: Hey Google! oppure Ok Google! Con la stessa formula però viene attivato anche sugli altri dispositivi mobili e ciò potrebbe provocare una doppia attivazione e quindi una doppia risposta. Anche per tale motivo è preferibile utilizzare uno degli altoparlanti intelligenti di Google.
La voce di Siri oggi è più umana rispetto al passato ed è disponibile sia nella versione femminile che in quella maschile. In entrambi i casi, per chiamare l’assistente vocale basta pronunciare "Hey, Siri". L'assistente vocale di Apple è poco reattivo rispetto ai concorrenti ma consente comunque di accedere alle varie funzioni.
Chi intende utilizzare un assistente vocale, deve innanzitutto verificare la compatibilità tra esso e i dispositivi smart presi in considerazione. Quindi, è sempre opportuno leggere l'etichetta del prodotto da acquistare ed effettuare una scelta mirata, a seconda dei propri bisogni.
L'alternativa di Amazon offre una vasta gamma di dispositivi compatibili e con un semplice comando vocale può eseguire compiti anche sorprendenti, se associata all'hardware giusto. Ad esempio, Alexa può fare un giro con Anker's Roav Vida. Basta connetterlo a un accendisigari nell'auto per cominciare. Quando si è in viaggio, un comando vocale rapido permette di accedere alle funzioni di Alexa, tra cui le telefonate, i messaggi e gli annunci.
Con la proposta di Big G vi è il grande vantaggio di avere a disposizione un ampio ecosistema di prodotti che interagiscono con l'assistente vocale come Chromecast. Si possono creare, anche in questo caso, dei profili vocali diversi se a utilizzarlo sono più utenti che vivono in una stessa casa. In questo caso, Google Assistant riconosce le voci e risponde in modo personalizzato ai vari membri.
In questo caso è necessario possedere determinati dispositivi Apple per poter usufruire dell'assistente vocale. Ci sono dei prodotti che supportano Siri senza dover essere collegati alla corrente. Ecco quali sono:
I modelli di iPhone, iPad o iPod touch precedenti con iOS 8 o versioni successive potrebbero anche supportare “Ehi Siri” se collegati all'alimentazione.
La disponibilità e le funzioni di Siri variano in base alla lingua e all'area geografica in cui viene utilizzato.
Fondamentale nell'utilizzo di un assistente vocale è l'apprendimento dei comandi vocali. Di seguito ne sono elencati alcuni, che è possibile annunciare immediatamente se si possiede un dispositivo compatibile con uno dei tre assistenti.
Per quanto riguarda la versione di Amazon, l'utente può formulare una di queste richieste per ottenere una risposta precisa e soddisfacente:
Nel caso dell'alternativa di Google, non mancano i diversi comandi vocali che è possibile impartire. Tra questi spiccano i seguenti:
Chi ha uno dei dispositivi Appel, sopra elencati, può pronunciare: "Ehi Siri", seguito dal comando vocale desiderato. Eccone alcuni:
Uno dei motivi per cui vale la pena utilizzare un assistente vocale è la possibilità di automatizzare più operazioni pronunciando un solo comando vocale. Questo vale per ciascuno dei tre presi in considerazione.
Creando delle routine con Alexa è possibile impostare delle automazioni e far compiere all'assistente vocale e ai dispositivi Echo determinate azioni. Un esempio? Pronunciando "Alexa buon giorno" è possibile, nello stesso istante:
Big G non è da meno e pronunciando "Ehi Google" seguito dal comando vocale e la modalità desiderata si può ottenere una routine di operazioni. Un esempio è: "Ehi Google, attivare la modalità Caldo". A quel punto viene attivata la caldaia, si accendono le luci e si abbassa la tapparella.
Nell'app Casa, l'utente può programmare delle delle automazioni in base all'ora del giorno, alla propria posizione, all'attivazione di un sensore o all'azione di un accessorio. Inoltre, è possibile utilizzare quelle preconfigurate, che sono già presenti nell'app Casa oppure creare delle automazioni personalizzate.
Con l'automazione "Qualcuno se ne va" è possibile disattivare uno o più dispositivi collegati, senza doverli spegnere singolarmente.
Tra i vari assistenti vocali vi è una differenza anche di prezzo. Questa riguarda in particolar modo quelli collegati a Siri, che sono decisamente più costosi rispetto ai device collegabili ad Alexa oppure a Google Home.
Il prezzo del Echo Dot (3ª generazione) è di circa 20 euro. Considerando che si tratta di uno smart speaker entry level, esso rappresenta una valida alternativa per chi desidera affacciarsi al mondo degli assistenti vocali e non vuole spendere tanto. Il prodotto, pur essendo essenziale, dà all'utente la possibilità di usufruire di Amazon Alexa in modo facile e intuitivo.
Rispetto ad Amazon Alexa, è necessario spendere qualche euro in più per l'acquisto del . Tuttavia, si tratta di un importo abbordabile che a fronte degli incredibili vantaggi di Google Home risulta davvero conveniente. Per i più esigenti, è possibile optare per un modello di fascia superiore che può arrivare a costare più del doppio.
In questo caso i prezzi sono più alti considerando il costo di acquisto dei vari dispositivi Apple. Per chi necessita soltanto di uno smart speaker del marchio della mela, può scegliere di acquistare un Home Pod che ha un rezzo che si aggira intorno ai 100 euro.
La scelta ricade su uno tra: Google Assistant ed Amazon Alexa. Entrambi offrono un eccellente ecosistema e ciò li rende adeguati per chi desidera ottenere una smart home. La scelta, quindi, va effettuata sulla base dei dispositivi compatbili già in possesso come Amazon Fire Stick TV, Google Chromcast e Google Nest. In questo modo è possibile ampliare un sistema già presente nella casa.
Avere una casa confortevole e intelligente è un'esigenza di sempre più persone. Con un assistente vocale è possibile svolgere in automatico una o più operazioni e questo rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi abitazione.
Ciò spiega l'ascesa delle vendite degli speaker intelligenti, che permettono di sfruttare al massimo le opportunità dell'assistente vocale collegato.