Quanto consuma un condizionatore in euro (e come risparmiare)

Uno degli elettrodomestici più utilizzati è il condizionatore. Per ottenere il massimo spendendo il meno possibile è necessario prendere in considerazione diverse variabili.

Prima di tutto però bisogna conoscere il suo funzionamento, i consumi e in che modo ridurre le spese. Non tutti i prodotti in commercio presentano lo stesso grado di efficienza. Anzi, alcuni di essi possono consumare più energia elettrica e questo provoca dei costi in bolletta anche elevati, se si utilizza spesso il condizionatore.

Prima di effettuare l'acquisto è opportuno avere le idee chiare e optare per il modello più in linea rispetto alle proprie esigenze.

Come funziona un condizionatore?

Conoscere il funzionamento dell'elettrodomestico è molto utile per chi desidera valutare un modello adatto alla propria abitazione, a una stanza oppure a un luogo di lavoro. Il climatizzatore sfrutta delle leggi della termodinamica e le proprietà di un particolare gas refrigerante. Quest'ultimo è presente, allo stato liquido, nel condizionatore e serve a prelevare il calore da un ambiente per immetterlo in un'area esterna rispetto ad esso.

L'elettrodomestico comprime il gas che si riscalda e successivamente, una volta raffreddato, passa allo stato liquido. Se si fa passare un gas liquido tramite un capillare, la sostanza si espande e arriva a una bassa temperatura.

Al fine di sfruttare tali principi, il condizionatore è formato da una macchina collocata nell'ambiente da climatizzare e un'altra che viene posizionata all'esterno. Si tratta di due unità che sono connesse tramite un circuito idraulico dove passa il gas.

Nell'unità esterna, il gas viene compresso tramite un compressore rotativo e passando tramite uno scambiatore trasferisce il calore all'area esterna. Successivamente, tramite un passaggio con il capillare, il gas si espande e si raffredda. A quel punto, la sostanza arriva all'unità interna e passando tramite uno scambiatore, preleva calore dall'ambiente riscaldandosi. Quindi, il gas ritorna all'unità esterna per poi subire una nuova compressione grazie al compressore.

Tipologie di condizionatore

I condizionatori si distinguono normalmente tra: monosplit e multisplit. La parola split indica l'unità interna. Quindi, il condizionatore monosplit è formato da un'unità esterna a cui è connessa una sola unità interna. Quello multisplit si compone, invece, di un'unità esterna collegata a due o più unità interne. Queste ultime, in base alle esigenze dell'utente, possono avere combinazioni e potenze differenti. I più diffusi sono i condizionatori dualsplit, che presentano due unità interne connesse a una esterna.

In commercio sono presenti vari tipi di condizionatore come quelli a parete, che si possono collocare in più zone dello stesso ambiente e come suggerisce il nome vengono installati nella parte alta della parte, leggermente più in basso del soffitto. Ci sono poi i condizionatori a cassetta, che sono incassati all'interno di una controsoffittatura.

Infine, sono meno diffusi ma comunque efficaci i condizionatori a pavimento. Questi vengono installati sulla parete verticale, a pochi centimetri dal pavimento oppure appoggiati su di esso. Si tratta di una soluzione particolarmente adatta alle mansarde e molto comoda da pulire.

Quanto consuma un condizionatore?

Un condizionatore di classe energetica alta con capacità di raffreddamento di 9000 Btu ha un consumo energetico stimato di 1000 W. Questo vuol dire che tenendo attivo per 6 ore quotidianamente (considerato un costo al kWh di 0,2 € in bolletta) il costo giornaliero è di 1,20 €, che per 90 giorni (i tre mesi d'estate) corrisponde a un importo di 108 €.

Scegliendo un modello di classe energetica alta è possibile ridurre i consumi, soprattutto se si adottando degli accorgimenti per limitare il consumo di elettricità. In media, un climatizzatore di classe energetica superiore alla A consuma ogni giorno una quantità di energia elettrica intorno a 1,77 euro. Tale dato può subire delle oscillazioni in base alla quantità di ore di utilizzo dell'elettrodomestico.

Nel caso in cui si faccia riferimento a una condizionatore d'aria di classe A+++, la stima dei consumi annui si aggira intorno ai 160 chilowatt. Ciò si traduce in circa 20 centesimi di euro all'ora, quindi circa 32 euro al mese considerando un uso medio di 160 ore su base mensile.

Come risparmiare sul consumo di un condizionatore?

Ridurre i consumi di energia comporta un notevole risparmio di denaro. Durante i mesi caldi è importante mettere in atto delle scelte che aiutano a risparmiare energia. In questo modo si possono evitare gli sprechi ed evitare un esborso eccessivo relativo alla bolletta dell'elettricità.

Di seguito sono riportati alcuni consigli su come risparmiare sul consumo di un condizionatore:

  • Impostare la temperatura. La prima regola per migliorare l'efficienza nell'uso dell'elettrodomestico consiste nella scelta della temperatura giusta. Ridurre troppo i gradi per favorire il livello di refrigerazione non è la scelta migliore per abbattere i costi in bolletta. Ciò infatti ha l'effetto di aumentare i consumi.
    La differenza massima di temperatura tra l’interno e l'esterno deve essere di 8° e la temperatura più adeguata è 22 °C. Per ogni ulteriore grado di temperatura, il costo dell'elettricità può aumentare fino al 8%.
  • Utilizzare un ventilatore da soffitto. La combinazione con un condizionatore può rivelarsi vincente perché l'ambiente interno si raffredda più velocemente, senza abusare del condizionatore.
  • Limitare l'utilizzo del condizionatore. La scelta migliore è utilizzarlo soltanto negli ambienti dove si trascorre più tempo, riducendo in questo modo gli sprechi energetici.
  • Utilizzare tende e persiane. Si tratta di una strategia antica, che vale ancora oggi. Grazie al loro utilizzo è possibile ottimizzare il funzionamento del condizionatore allontanando i raggi solari. Ciò riduce fino al 77% l'incremento del calore interno. La lue solare diretta, infatti, può far lievitare la temperatura di un ambiente anche del 10-20%.
  • Scegliere la dimensione giusta. Un condizionatore troppo grande o potente rispetto alla stanza in cui viene installato potrebbe rivelarsi poco efficiente. Questo significa che raffredderebbe l'ambiente in modo molto veloce senza ridurre l'umidità provocando una temperatura non uniforme.
  • Individuare la posizione migliore. Un altro fattore rilevante per ridurre i costi in bolletta riguarda il posto in cui il condizionatore viene installato. Posizionarlo nella stanza più calda della casa, inevitabilmente, causa un maggiore dispendio di energia per il suo funzionamento. Ciò si traduce in costi energetici più alti. La soluzione ideale è installarlo nella stanza più ombreggiata della casa.
  • Curare la manutenzione. Periodicamente è necessario controllare e sostituire i filtri, quando è necessario. In questo modo è possibile contenere i consumi e avere sempre un condizionatore efficiente. Estraendo il filtro si può verificare se è intasato. Tale operazione andrebbe effettuata una volta al mese migliorando l'efficienza del prodotto dal 5 al 15%.
  • Impostare un timer. Il consumo medio di un condizionatore si aggira tra i 400 e i 600 chilowattora per 500 ore d’uso. Per tale motivo, andrebbe utilizzato soltanto in caso di necessità, impostando un timer. Grazie a tale soluzione, il prodotto si attiva soltanto in determinate ore che possono coincidere, ad esempio, con il rientro a casa di uno o più abitanti.
  • Scegliere la tecnologia inverter. I condizionatori moderni mettono a disposizione questo tipo di tecnologia, che favorisce l'efficienza del condizionatore. Essa adatta la velocità del motore alla situazione dell'ambiente circostante. Questa soluzione consente un abbattimento dei consumi tra il 30 e il 50%.
  • Migliorare l’isolamento dell’ambiente. Per risparmiare ancora di più è possibile agire direttamente sulla riduzione delle possibili dispersioni di calore. Quindi, è preferibile affidarsi a uno specialista in materia di isolamento termico ed eliminare dei vecchi infissi sostituendoli con quelli di ultima generazione. In questo modo, si possono ridurre al minimo le perdite dei flussi d'aria e massimizzare la ritenzione di calore.

Conclusione

Un condizionatore può contribuire a migliorare il livello di comfort della casa senza un costo eccessivo, se si seguono co attenzione i consigli esposti sopra e se si conosce ciò di cui si ha bisogno. Un prodotto di classe energetica all'avanguardia assicura un'efficienza importante, a fronte di una spesa ridotta in termini di consumi. Per tale ragione, ai fini di un acquisto consapevole, è opportuno soffermarsi su quanto esposto sopra e fare una scelta quanto più oculata.

Tra i vari modelli in commercio è possibile scegliere quello che si presta maggiormente alle caratteristiche dell'immobile e alle necessità di chi vi abita. Se, ad esempio, l'abitazione viene abitata soltanto in determinati periodi dell'anno è possibile preferire un determinato impianto di condizionamento piuttosto che un altro.

Al fine di non fare scelte errate o azzardate, bisogna sempre tenere in considerazione il grado di dispersione di calore dell'immobile e adottare tutte le misure necessarie per un'ottimizzazione dei flussi d'aria. Soltanto così si contribuisce ad abbattere i consumi.

Luca Campanella, classe 1996, irrefrenabile viaggiatore con la grande passione per la tecnologia, l'Arte e le storie distopiche. Condividere e sapere è ciò che più lo entusiasma. Nerd da prima che andasse di moda.
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